La casa segreta, per meditare nel Giorno della Memoria
Per il Giorno della Memoria la casa editrice Il Battello a Vapore pubblica “La casa segreta”, libro per ragazzi che narra la storia della famiglia Molho di Magenta. Il libro porta la firma di Erminia Dell’Oro e, contrariamente ad altre vicende conclusesi tragicamente, racconta di una vicenda a lieto fine.
La casa segreta, chi è la famiglia Molho?
E’ una famiglia ebrea giunta in Italia da Salonicco nel 1912. Il primo ad arrivare fu papà Salomone nel 1911, presto seguito da nonno Isacco e da tutta la famiglia di cittadinanza greca. Proprio il nonno, nel 1912 acquistò a Magenta, con gli amici milanesi Nahmias, una fabbrica di minuterie metalliche che lo stesso Salomone, con il fratello Samuele, ereditò. Per qualche decennio fu la storia di una normale famiglia di imprenditori. Una storia fatta di lavoro e amore: amore che Salomone e Iris Bassano, la sua fidanzata, sugellarono con il matrimonio e dal quale nacquero due figli, Dino ed Esther.
La seconda guerra mondiale
E arriviamo agli anni difficili della seconda guerra mondiale. I Molho, greci, si ritrovarono sudditi in una nazione ostile. In un contesto teso e incandescente, nel 1942 decisero di lasciare la loro casa di Milano per sfollare a Magenta, dove avevano la fabbrica. Sarebbe andato tutto bene se non fosse che il 30 novembre 1943 entrarono in vigore anche in Italia le leggi razziali. Che fare? La famiglia fu accolta finché possibile in una cascina in campagna di proprietà di alcuni contadini conosciuti dai loro dipendenti.
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Dove nascondersi per sfuggire alla deportazione?
I Molho restarono nella cascina solo fino a gennaio del 1944. Poi furono costretti a guardarsi intorno. Chi li salvò? Dove trovarono rifugio? Quella che segue è la testimonianza del cuore grande dei magentini: i Molho infatti alloggiarono nel magazzino della loro stessa fabbrica dove il portinaio dell’azienda e alcuni dipendenti, imparentati tra loro, ricavarono una vera abitazione con tanto di di acqua, luce, stufa, radio e allarme luminoso azionabile da parte del portiere.
La casa segreta, storia di un anno
Dino, la sorella e i genitori rimasero nella loro casa segreta dal febbraio 1944 al 28 aprile 1945: superarono il periodo più nero della guerra in soli 25 metri quadrati, tutelati dai loro «angeli» magentini, un manipolo di coraggiosi che sfidò con audacia e determinazione la ferocia nazifascista.
Per il loro comportamento valoroso, nel 1998 Dino Mollo – che purtroppo ci ha lasciato nel dicembre 2020 – riuscì a far nominare gli operai di Magenta che avevano salvato lui e la sua famiglia come ‘Giusti tra le Nazioni‘ nel Museo dello Yad Vashem a Gerusalemme.