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Storia del Bitcoin: un titolo di giornale, due pizze e…

Com’è nata la prima criptovaluta: problemi matematici, minatori e oro digitale. Che confusione…

Storia del Bitcoin: qualcuno dei nostri lettori avrà sicuramente sentito parlare delle due pizze comprate con 10.000 Bitcoin nel 2010. All’epoca tutte quelle monete digitali valevano, appunto, quanto due pizze, oggi, invece, varrebbero milioni! Bitcoin è una rivoluzione, ma non è nato dal nulla…

Prima del Bitcoin: da DigiCash a B-Money

L’idea di una moneta digitale esiste già negli anni ’80. David Chaum crea DigiCash, un sistema per pagamenti anonimi online. Funziona, ma dipende da una compagnia centrale e fallisce. Negli anni ’90, E-gold prova a legare il denaro digitale all’oro. Anche questo progetto si ferma, fra frodi e problemi legali. Poi c’è B-Money di Wei Dai, un’idea teorica senza un sistema vero. Questi tentativi sognano un denaro libero, ma nessuno ci riesce. Mancano tecnologia e fiducia.

L’Arrivo di Satoshi, nasce il Bitcoin

Nel 2008, qualcuno di nome Satoshi Nakamoto cambia tutto. Pubblica un documento: “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System“. La sua idea? Una moneta digitale senza banche o governi. Usa la blockchain, un registro pubblico dove tutti vedono le transazioni. È trasparente, sicuro e nessuno lo controlla. Satoshi prende i sogni dei precursori e li rende realtà.

Il primo Bitcoin e il titolo di giornale

Il primo Bitcoin viene alla luce il 3 gennaio 2009. Satoshi crea il Genesis Block, il primo blocco della blockchain. Dentro c’è un messaggio: un titolo di giornale di quel giorno. È un simbolo: Bitcoin sfida il sistema finanziario tradizionale. La rete inizia a crescere, con pochi appassionati che ci credono.

Ma come nascono (si minano) i Bitcoin?

Per la nascita del Bitcoin entra in gioco il concetto di mining. “Minare” significa usare computer potenti per risolvere complessi problemi matematici. Naturalmente, non si tratta di risolvere normali equazioni scolastiche, ma calcoli di tipo crittografico basati su un algoritmo chiamato SHA-256. Il computer che ottiene la soluzione, trovando il cosiddetto numero “nonce”, verifica le transazioni e aggiunge un nuovo blocco alla blockchain. Per questo lavoro si ricevono in cambio i Bitcoin appena creati.

Le pizze che fanno storia

Lasciamo ora gli algoritmi e torniamo alla storia della prima criptovaluta. Nel maggio 2010, ovvero appena 15 anni fa, Laszlo Hanyecz compra due pizze per 10.000 Bitcoin. E’ la prima transazione reale con Bitcoin. All’epoca, valgono pochissimo. Ma questo momento dimostra che il Bitcoin può essere usato come denaro vero ed è un passo storico!

Alti, bassi e (cattiva) fama del Bitcoin

Bitcoin esplode: dai pochi centesimi degli inizi, la scalata negli anni tocca picchi inauditi. Nel 2017, sfiora i 20.000 dollari. Nel 2021, supera i 60.000. Il 5 dicembre 2024 un Bitcoin arriva a valere 100.000 dollari! Ma non è tutto rose e fiori. Silk Road, nel primo lustro degli anni ’10 lo usa per attività illegali. L’hack di Mt. Gox fa sparire milioni. Eppure, Bitcoin resiste. Perché? Ha un limite: solo 21 milioni di Bitcoin esisteranno mai. Questo lo rende raro, come l’oro. Ogni quattro anni, il cosiddetto halving dimezza i Bitcoin dati ai minatori, rendendoli ancora più preziosi.

Fonte d’ispirazione

Bitcoin ispira centinaia di nuove criptovalute che, negli anni, con alterne fortune, lo affiancano. Cambia il nostro modo di vedere il denaro. Sfida le banche e dà potere alle persone: dai sogni di DigiCash al mining globale, la prima crypto della storia cambia tutte le prospettive.

Quello iniziato con Satoshi Nakamoto è un viaggio incredibile, ma attenzione: la criptovaluta è tanto affascinante quanto rischiosa.

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