Vino e valorizzazione del territorio: così la Lombardia riparte

Vino e promozione del territorio. Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in tutti i suoi ambiti con particolare riguardo al contesto vitivinicolo ed enoturistico è stato siglato giovedì 27 gennaio nell’enoteca regionale di Broni (PV). In calce ai documenti le firme dell’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, e dei presidenti di Ascovilo e federazione delle Strade dei vini e dei sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli.

Vino e promozione del territorio: serve una regia unica

“Serve in tutte le province – ha dichiarato Rolfi – una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici. Bisogna puntare sulla qualità e i servizi offerti. Proporre iniziative specifiche, studi e programmazione, coinvolgendo altri enti territoriali”. “I nostri vini – ha aggiunto – sono sempre più apprezzati all’estero. L’export cresce a due cifre ogni anno, dobbiamo usare le nostre eccellenze come strumento di attrazione per le nostre bellezze”.

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Temporary shop ed enoteche


L’accordo siglato prevede anche la possibilità di realizzare temporary shop o botteghe/enoteche e attività sinergiche (comunicazione e stampa). Inoltre, si punta a partecipare a bandi o gare in modo condiviso oltre a redigere piani e progetti ugualmente condivisi. Sarà costituita una Commissione di lavoro con finalità organizzative e consultive che si interfaccerà con enti e associazioni.

Consorzio Garda DOC

Un’occasione storica per i consorzi lombardi

“La firma di questo accordo – ha precisato Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo – è una occasione storica per tutto il territorio, rappresentato dai 13 consorzi di tutela dei vini di Lombardia. Avere una voce unitaria significa promuovere meglio i vini e l’enoturismo. Abbiamo creduto a questo risultato, creando un progetto concreto e collaborando a tutti livelli istituzionali – ha proseguito – per trovare unità di intenti. Il vino può essere strumento di promozione, di turismo, di valorizzazione ambientale. La Lombardia non può e non deve dare per scontato di essere riconosciuta come una eccellenza: se il consumatore non sperimenta l’assaggio non ha tutti gli elementi per fare le sue scelte di acquisto. Dobbiamo cogliere tutte le occasioni utili post pandemia per riallacciare il dialogo con i clienti nei ristoranti e nelle enoteche, nelle piazze, nei mercati, nei palazzi storici del nostro territorio, nelle fiere”, ha aggiunto Prandini”.


Vino e territorio: come ripartire


. “Le Strade dei vini e dei sapori – ha concluso Gianni Boselli, presidente della federazione delle Strade dei vini e dei sapori della Lombardia – hanno un potenziale enorme nell’attività di promozione dei territori Lombardi”. “Questo accordo globale – ha sottolineato – è stato realizzato in seguito a una prima positiva esperienza nell’Oltrepò Pavese. Abbiamo territori ricchi di storia, di cultura e di prodotti tipici di qualità straordinaria. Dobbiamo valorizzare questi aspetti anche sotto il profilo economico”.

Consorzio San Colombano