La prima automobile italiana? Non è certo quella che pensate
La prima automobile italiana? Non è una Fiat, non è un’Alfa Romeo e neanche una Bugatti. In realtà, la straordinaria avventura dell’automobile made in Italy è iniziata grazie all’intraprendenza dello scienziato veronese Enrico Bernardi che fu il primo al mondo, nel 1884, a costruire un mezzo di locomozione azionato da motore a scoppio alimentato a benzina.
Il prototipo di Bernardi e la prima automobile italiana (e del mondo)
Il prototipo di Bernardi era un triciclo che lo scienziato regalò al figlio Lauro. Sembra di vederlo, Lauro, aggirarsi per le vie di Quinzano (frazione di Verona) guidando questo veicolo a motore decisamente insolito per i tempi. Il mezzo realizzato dallo scienziato veneto anticipò di un anno quello del collega Karl Benz. L’ingegnere tedesco, destinato a un grande futuro nel mondo dell’auto, per il suo esperimento scelse però di utilizzare un motore più potente. Per la prima automobile interamente italiana destinata alla produzione industriale bisogna invece ringraziare la Miari & Giusti, fabbrica nata a Padova, nell’opificio di via S. Massimo, per iniziativa di due giovani ingegneri, Giacomo Miari e Francesco Giusti Del Giardino.
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Miari & Giusti, la prima fabbrica di automobili in Italia
La Miari & Giusti fu, pertanto, la prima impresa italiana che decise di industrializzare la produzione dell’auto con motore a benzina partendo da un progetto proprio. L’anno di fondazione dell’azienda fu il 1894 e il progetto prescelto era quello del già citato Enrico Bernardi. Due anni dopo, nel 1896, l’impresa cambiò nome in Motori Bernardi, Miari, Giusti & C, specializzata nella costruzione di vetture a tre ruote e quattro ruote. Altri due anni e Bernardi si ritrovò solo al comando dopo aver rilevato le quote della Motori Bernardi, Miari, Giusti & C. Così facendo il matematico veronese divenne l’unico titolare della Società Italiana Bernardi.
Il «triciclo» più veloce del mondo
Il mezzo a tre ruote della Miari & Giusti regalò grandi soddisfazioni ai suoi costruttori. Il 17 luglio 1898, infatti, si aggiudicò il premio di 2.000 lire messo in palio per la Torino-Asti-Alessandria-Torino (nota anche come Concorso Internazionale di veicoli automobili) percorrendo i 190 km del tracciato in 9 ore e 47 minuti, alla stratosferica media di 19,42 chilometri orari. Nel 1899, inoltre, il veicolo tagliò il traguardo dei 60.000 chilometri percorsi senza rotture al motore.
La prima automobile italiana fu un fallimento
Chi vede troppo oltre non sempre raccoglie i frutti del proprio lavoro, così, nel 1901, la Società Italiana Bernardi fu messa definitivamente in liquidazione. Solo un centinaio le automobili costruite nel sito produttivo di Padova, sia a tre, che a quattro ruote.
Foto in apertura tratta da: www.veronissima.com