Superbonus 110% e partite IVA: occhio all’errore
Superbonbus 110% e partite IVA, c’è una notizia che infastidisce. Sì, perché il Superbonus 110% appena prorogato (pur con modifiche) dalla nuova Legge di Bilancio 2022 (L. 234 del 30 dicembre 2021), è sicuramente una soluzione interessante e utile per molti contribuenti, ma c’è un’ingiustizia che danneggia almeno una parte dei lavoratori con partita IVA.
Superbonus 110% e partite IVA… che ingiustizia!
L’ingiustizia che riguarda le partite IVA è la seguente. Se abiti in un immobile al cui indirizzo è domiciliata anche la tua partita IVA non puoi fruire del Superbonus 110% come accade per tutti gli altri contribuenti. Nel caso tu decida di fruire della maxi-agevolazione Superecopbonus per riqualificare anche la tua unità immobiliare, devi sapere che l’agevolazione per te sarà tagliata del 50%.
Uso promiscuo, ecco l’inghippo
Se dunque hai lo studio della tua piccola attività all’interno di casa potrai beneficiare della maxi-agevolazione solo in misura ridotta del 50%. Sono cose che fanno riflettere, perché non tutti i redditi da partita IVA sono uguali. C’è chi ha una partita IVA che genera un piccolo fatturato e chi ne ha un’altra che genera numeri importanti. Forse, nel complesso meccanismo manca un’ulteriore distinzione che permetta di fruire del Superbonus in misura piena a chi ha un’attività da libero professionista che occupa poco spazio in casa e genera fatturati non certo paragonabili a quelli di chi ospita nella propria abitazione una vera azienda (per esempio attività artigiane o commerciali). Ma tant’è, questa è la legge.
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Superbonus 110% e partite IVA, occhio a non sbagliare
Attenzione, dunque, a non commettere errori di valutazione. Qualora si lavori con partita IVA domiciliata nell’abitazione di residenza è bene non lasciarsi abbagliare dal desiderio di riqualificare l’immobile pensando di non pagare nulla. Come minimo, infatti, si dovrà sborsare almeno il 55% dell’importo. Al contrario, sono fruibili in misura piena le agevolazioni per gli interventi di riqualificazione delle parti comuni dei condomini. E’ bene infine ricordare che se si è inquadrati come forfetari è possibile fruire del Superbonus nella misura ridotta solo con cessione del credito o sconto in fattura. Le detrazioni fiscali in quote annuali di pari importo, infatti, per questi liberi professionisti non sono ammesse.