Tamponi rapidi dal medico, novità in Lombardia
La Giunta regionale della Lombardia ha approvato mercoledì 25 novembre le linee d’indirizzo per la Medicina Generale in tema di effettuazione dei tamponi antigenici rapidi per diagnosticare il Covid 19.
Tamponi rapidi, provvedimento importante
Lo annuncia l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, al termine della riunione straordinaria della Giunta. Il testo del provvedimento è stato confrontato con le principali associazioni sindacali di categoria. “Si tratta di un passaggio molto importante – sottolinea Gallera – che valorizza e responsabilizza la figura del Medico di famiglia collocandolo al centro dell’azione sanitaria territoriale. In questa prospettiva è determinante il contributo dei Medici di Medicina Generale nel percorso diagnostico dell’infezione da SARS-CoV-2 per una migliore e rapida gestione dei pazienti COVID-19”.
Il test si effettua direttamente nello studio medico
“Una nuova opportunità diagnostica è data dalla utilizzazione della metodica dei tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore – le cui caratteristiche consentono l’esecuzione del test diagnostico presso uno studio medico o in aree dedicate senza la necessità di essere effettuato in un laboratorio”.
In quali casi
Il medico di medicina generale esegue il test antigenico per i propri assistiti o quelli della forma associativa a cui appartiene, qualora operi nel proprio studio professionale, prevedendo l’accesso su prenotazione e previo triage telefonico, in alcune circostanze. Le elenchiamo di seguito.
Contatti stretti asintomatici individuati dal Medico di Medicina Generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione secondo le indicazioni fornite dalla Direzione Generale Welfare.
Casi sospetti che il Medico di Medicina Generale durante il setting ambulatoriale o domiciliare decide di sottoporre a test rapido.
Contatti stretti asintomatici allo scadere dei 1O giorni di isolamento identificati in base ad una programmazione di Agenzia preventivamente concordata.
Leggi anche: L’ISPI fa il punto sulla letalità del coronavirus: quali sono i veri numeri?
Tamponi rapidi, cosa accade in caso di positività
Nel caso il tampone rapido risulti Ag-RDTs POSITIVO viene prenotato il tampone per la ricerca molecolare del genoma virale quale conferma diagnostica. In seguito ad eventuale conferma di caso con test molecolare sarà indicata la quarantena per i contatti stretti.
E in caso di negatività
In caso di test Ag-RDTs NEGATIVO, il risultato non può escludere completamente un’infezione COVID-19. Per questo il medico o il pediatra, in base ai sintomi, possono decidere se richiedere il tampone per la ricerca molecolare oppure proseguire il monitoraggio clinico. In caso di esito negativo il medico che ha eseguito il tampone rilascia attestazione al paziente.