Panettoni ecosostenibili alla Pasticceria Filippi

Panettoni ecosostenibili, buoni a Natale, buoni sempre. La Pasticceria Filippi di Zanè (Vicenza), che ha da poco presentato la sua nuova linea di panettoni speziati per le festività natalizie, persegue con successo l’approccio ecosostenibile che ne caratterizza l’attività. Dalla ristrutturazione dell’edificio, alle materie prime utilizzate per gli impasti, fino agli incarti e agli imballaggi di tutti i dolci.

Panettoni ecosostenibili anche nell’imballaggio

Le carte, i pendagli, le borse e le scatole utilizzate dalla pasticceria sono infatti realizzate con prodotti a marchio FSC – Forest Stewardship Council®. Quest’ultima è una certificazione che identifica i materiali contenenti legno proveniente da foreste verificate e gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. I nastri che impreziosiscono il packaging sono invece creati con filato ottenuto dalla plastica di bottiglie riciclate. Tramite un processo esclusivamente meccanico, il filato è prodotto dall’azienda Mimma Nastri di Pietrasanta (Lucca) senza l’utilizzo di agenti chimici.

Eco-friendly persino i processi produttivi

La pasticceria ha espresso il suo impegno verso la sostenibilità anche nella ristrutturazione degli spazi e nelle diverse fasi della lavorazione dei prodotti dolciari. E’ proprio grazie a questi aspetti che l’azienda si è aggiudicata nel luglio 2019 l’oro nella LEED Certification, programma di certificazione volontario sviluppato negli Stati Uniti e che poche aziende italiane possono vantare.

Sostenibilità a 360 gradi


Grazie all’approccio ecologico. Grazie alla sostenibilità sociale e ambientale, nonché allo sviluppo dell’economia locale e all’attenzione dimostrata verso le esigenze dei propri dipendenti, la Pasticceria Filippi si identifica dal 2015 come Benefit Corporation. Cos’è? Un un nuovo tipo di azienda che va al di là dell’obbiettivo del profitto, rispettando volontariamente i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza.
Una storia che ricorda quella del frantoio Fratelli Turri il cui nuovo impianto termico utilizza per combustibile i nocciolini di sansa.